MENINGIOMA TRANSIZIONALE
Luigi Cuccurullo


Il meningioma transizionale è dato dalla coesistenza di strutture riferibili a meningioma meningoteliale e di strutture aventi i caratteri del meningioma fibromatoso.

 

A. CARATTERI ISTOPATOLOGICI

Il meningioma transizionale è una neoplasia di media densità cellulare, strutturalmente pleomorfa. Infatti un esame semiquantitativo della neoplasia evidenzia aree cellulate disposte a disegnare lobuli, travate, vortici, psammomi le quali sono strettamente commiste ad altre in cui le quote cellulari di forma fusata sono imbrigliate in una rete fibrillare collagene; accanto a questi reperti così diversi, si riscontrano zone a livello delle quali la composizione strutturale ha caratteri intermedi, come di transizione.

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fig.3  fig.4

Le cellule sono di forma ovoidale o poligonale nelle aree meningoteliali e di forma fusata in quelle fibromatose; esse sono ben differenziate e solo raramente evidenziano attività mitotica. Invece i fenomeni regressivi sono frequenti; sono rappresentati da edema interstiziale, da micro-macrovacuolizzazioni del citoplasma, da ialinosi dello stroma e delle pareti dei vasi, da microfocolai di calcificazione, da stravasi emorragici e da processi di vario grado di necrobiosi. 

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fig.7  fig.8
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B. PROFILO IMMUNOISTOCHIMICO

Il profilo immunoistochimico del meningioma transizionale esprime una uniforme diffusa immunopositività caratterizzante le cellule meningoteliali, travalicante la loro morfologia. Infatti, le popolazioni cellulari, pur nelle loro varietà citologiche evidenziano una netta positività per la Vimentina e per l’EMA. 

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Il grado di proliferazione di questo istotipo è basso e tale valutazione si ricava anche da una esigua espressività immunologica per il Ki67 e per il PCNA; una lettura dei campioni effettuata con criteri semiquantitativi conferma tale diagnosi attraverso le poche unità di nuclei marcati per campo microscopico.

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C. CARATTERI ULTRASTRUTTURALI

La popolazione cellulare, nel suo insieme evidenzia in modo costante i caratteri ultrastrutturali delle cellule meningoteliali. Al microscopio elettronico è possibile documentare in tutti gli elementi la presenza di interdigitazioni e di prolungamenti citoplasmatici, la esistenza di strutture giunzionali, la distribuzione secondo l’asse maggiore del citoplasma di cospicui fasci di filamenti intermedi.

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Variazioni quantitative di questi caratteri sono indotte sia da un basso livello di differenziazione delle cellule, sia da fenomeni regressivi secondari che provocano alterazioni o scompagimenti dell’assetto citoplasmatico e dei rapporti intercellulari.