All’esame macroscopico il meningioma microcistico appare molliccio, biancastro e mostra in superficie formazioni micro e macrocistiche contenenti liquido fluido, sieroso. Al taglio, le superfici di sezione evidenziano un aspetto cribroso e sono umettate di liquido sieroso.
REPERTO ISTOPATOLOGICO
Al microscopio luce il reperto dominante è costituito dalla presenza di cavità cistiche di diverse dimensioni, distribuite in modo irregolare coinvolgenti spesso l’intera neoplasia; ciascuna di esse è delimitata su la superficie interna da una filiera continua di cellule meningoteliali di forma lamellare, le quali a loro volta sono avviluppate e sostenute da elementi cuboidali dello stesso tipo; frequentemente il loro lume contiene materiale amorfo, acidofilo che, se eccessivo, tracima nelle zone circostanti.
fig.1 fig.2
Le cellule evidenziano i caratteri degli elementi meningoteliali ben differenziati con aspetti pseudosincinziali; il loro citoplasma è sede di numerosi vacuoli otticamente vuoti ed è occupato, in zona centrale, da un nucleo voluminoso, ipercromatinico e frequentemente pleomorfo.
fig.3
Il processo di vacuolizzazione può estendersi all’intero corpo cellulare provocando la lisi del citoplasma, di conseguenza si formano ampi spazi intercellulari i quali sono occupati da materiale amorfo commisto a detriti cellulari.
fig.4 fig.5
La componente vascolare è ben sviluppata ed è costituita da piccoli vasi e da capillari; queste strutture sono ben conformate a parte la presenza di cercini ialonitici attorno ai piccoli vasi; i capillari sono dilatati e frequentemente sono circondati da laghi di materiale sieroso, formatosi per disoria delle loro pareti.
fig.6
Indagini di immunoistochimica hanno confermato il reperto istopatologico identificando le cellule come elementi di tipo meningoteliale aventi basso indice di attività proliferativa. Infatti, esse mostrano una immunoespressività diffusa per la vimentina e un grado ridotto di positività per il Ki-67.
fig.7 fig.8
fig.9
REPERTO ULTRASTRUTTURALE
Al microscopio elettronico la popolazione cellulare presenta i caratteri ultrastrutturali degli elementi meningoteliali maturi; infatti, si repertano i prolungamenti citoplasmatici con interdigitazioni, le strutture giunzionali e i filamenti intermedi intracitoplasmatici. Le pareti interne delle formazioni cistiche sono tappezzate dacellule appiattite, sottili, nastriformi con citoplasma coartato e compatto oppure vacuolizzato o in iniziale lisi.
fig.10 fig.11
Questa filiera di cellule è avvolta ed è sostenuta da altri elementi di forma cuboidale i quali si dispongono in strati concentrici.
fig.12
Oltre la presenza di micro-macrocisti caratterizzanti questo istotipo di meningioma, si rileva (reperto già documentato al microscopio luce) la presenza di microvacuoli a livello del citoplasma di quasi tutte le cellule.
fig.13
Questi appaiono privi di contenuto visibile agli elettroni e sono
scavati nella matrice citoplasmatica o sono conseguenti a un abnorme
dilatazione delle cisterne ergastoplasmatiche.
fig.14
Questo processo di microvacuolizzazione è di grado diverso e
può interessare anche l’intero corpo cellulare; in conseguenza di tale evento
si hanno alterazioni degli organuli intracitoplasmatici fino alla loro lisi con
necrosi cellulare.
fig.15
In corrispondenza di queste aree gli spazi
intercellulari sono slargati, le connessioni tra le cellule sono cancellate, le
membrane cellulari sono frammentate e si ritrovano frammenti di citoplasma
immersi in materiale sieroso. I capillari, frequentemente, appaiono immersi in
micro-aree prive di cellule ed occupate da materiale sieroso; inoltre essi sono
tappezzate da endoteli con citoplasma rigonfio e vacuolizzato; questi reperti
sono indicativi di un rigonfiamento idropico del tessuto meningiomatoso per disoria vascolare.
fig.16 .